Come nasce un’azienda?
Come si può riassumere, in poche righe, ciò che è stato, che ha dato vita a un’idea imprenditoriale?
Troppo spesso, quando si presenta un’azienda, si tende a ridurre la sua storia con quella dell’imprenditore che l’ha fondata. È certamente vero, che un’impresa non potrebbe esistere se non ci fosse stato un illuminato fondatore a dare forma ad un’ispirazione. Ma la storia dello Scatolificio Saico è anche altro, è la storia di donne e uomini di un bellissimo borgo umbro, Montone in provincia di Perugia, che a partire dai primissimi anni ’70 hanno creduto nell’idea di Renato Polveroni, giovane e estroso geometra con in testa tante scatole da costruire.
È esattamente a partire dal 1971 che Renato fonda la sua azienda (nel 2021 si compirà il più bel compleanno, 50 anni dalla fondazione!).
All’inizio è un’attività artigianale, portata avanti dalla moglie e da 3 dipendenti presso alcuni locali messi a disposizione dalla parrocchia del paese.
Ma lo sguardo di Renato vede lontano e viene così deciso il primo grosso investimento, 6 milioni di lire, per realizzare un capannone di 1200 mq. presso la vicina nascente zona industriale.
L'eredità
Lo scatolificio Saico si attesta da subito come importante realtà, sia per le opportunità occupazionali che offre ai giovani del luogo, sia per il ruolo che assume localmente nella produzione di imballaggi in cartone ondulato. Sono gli anni che seguono il boom economico e la richiesta di imballaggi di qualità, rispondenti alle differenti richieste dei vari settori merceologici, è fortemente cresciuta. Il vicino paese di Montone si stringe intorno al giovane imprenditore. Gli addetti si sentono come una grande famiglia e l’azienda in poco tempo cresce e si specializza nelle produzioni. Ampliamenti e migliorie vengono puntualmente apportate, così come le linee di produzione sono soggette a continui ammodernamenti.
Oggi, il futuro immaginato da quel giovane imprenditore, è nelle mani della figlia Francesca Polveroni, che insieme al marito Stefano Bei, al figlio Luca e ad un valente gruppo di collaboratori, ha saputo consolidare l’azienda e imprimere la giusta spinta per portarla a misurarsi con i principali competitors nazionali.
Oggi, lo scatolificio Saico è un’importante realtà industriale dell’Umbria, che si rivolge a tutto il mercato nazionale, si avvale di una sede commerciale in Emilia-Romagna e vanta un parco automezzi di proprietà di complessivi 9 camion, che garantiscono una logistica completamente autonoma.
La Saico impiega ad oggi 45 addetti, e nel 2023 ha fatturato 16 milioni di euro. Il nuovo stabilimento di 9000 mq., realizzato nel 2004 nella vicina zona industriale di Coldipozzo, è un “organismo” pulsante, completamente automatizzato e innovato in tutte le fasi della lavorazione.
La SAICO oggi
Le 4 nuovissime linee casemaker (fra le quali due Emba totalmente automatizzate), capaci di produrre scatole di tutte le dimensioni, hanno apportato un netto miglioramento in termini di qualità del prodotto e ulteriore rapidità di servizio.
Sono queste a dettare il ritmo delle attività. Il parco macchine vede anche 2 linee di fustellatura rotativa, con possibilità di stampa ad alta definizione, 1 linea di fustellatura in piano, più 1 linea dedicata alle micro-tirature ed un plotter da taglio, utili per le campionature ai clienti.
A chiusura del ciclo di lavoro, un sistema di fine linea totalmente automatizzato, che ha sostituito il vecchio metodo manuale di pallettizzazione e movimentazione degli imballi pronti per essere spediti.
Ai nostri clienti consegniamo direttamente noi, ovunque si trovino. I tempi, dall’ordine alla distribuzione, sono quindi notevolmente ridotti.